Perché creare un sito quando ci sono i social media per esprimere la propria opinione?
Beh, non si spiega con una sola parola.
Ci sono vari motivi per cui scrivere su un blog personale.
La prima motivazione mi è stata suggerita da una lettura estiva, "Chiudete internet, una modesta proposta".
Questo libro parla di come i social influenzano anche cose non dovrebbero, come le elezioni. In realtà è una lunga critica a Mark Zuckerberg, e sul come possa in realtà diventare l'imperatore del mondo in un attimo (una bella critica a Zuckerberg è questa).
E insomma mi ha convinto sul creare uno spazio mio, non di Zuckerberg o di qualcun altro, così da essere pienamente cosciente e proprietario del luogo dove pubblico le mie idee.
Inoltre è molto interessante scrivere un post su un blog rispetto a una descrizione su una foto di Instagram, visto il tempo richiesto. Per scrivere un post qui mi siedo sul mio divano, dopo aver fatto le dovute ricerche circa ciò di cui voglio parlare, e mi metto a scrivere. Con calma. E rifletto, mentre scrivo.
Per esempio, sono passate 10 ore da quando ho lasciato questo articolo.
Mi ha ispirato inoltre il sommo Riccardo Palombo (sito), che oltre ad aver consigliato il libro nel suo podcast, ha fatto capire a noi umani che non è difficile crearsi un bel sitarello nostro.
In questi giorni di quarantena, e quindi di momenti di noia, ho pensato di riconvertire questo sedicente "blog di tecnologia" con 22 articoli pubblicati, iscritti in 5 minuti prima di andare a dormire nei quali dicevo delle ovvietà assurde, in un blog personale in cui parlare delle mie idee, delle mie opinioni, delle mie esperienze.
Non so come lo strutturerò, però so già che potrebbe passare un po' di tempo tra un post e un'altro. Anche perché le ispirazioni mica nascono da sole, no?!